Infosfera 2016

E. Iorio, U. Costantini (a cura di)
Infosfera 2016
AUTORI
Prof. Umberto Costantini
Prof. Eugenio Iorio
Data
Giugno 2016
CONDIVIDI PUBBLICAZIONE

Obiettivo principale di questo lavoro di ricerca è cercare di comprendere quali siano i criteri di scelta delle fonti di informazione degli utenti italiani.
In particolare essa ha l’obiettivo di comprendere quali siano i meccanismi di influenza dei media, in particolare quelli presenti su internet, e la loro efficacia in termini di persuasione

Luciano Floridi, uno dei maggiori esperti della filosofia dell’informazione, sulla falsariga di “biosfera” ha definito l’infosfera come “lo spazio semantico costituito dalla totalità dei documenti, degli agenti e delle loro operazioni”, dove per “documenti” si intende qualsiasi tipo di dato, informazione e conoscenza, codificata e attuata in qualsiasi formato semiotico, gli “agenti” sono qualsiasi sistema in grado di interagire con un documento indipendente (ad esempio una persona, un’organizzazione o un robot software sul web) e il termine “operazioni” include qualsiasi tipo di azione, interazione e trasformazione che può essere eseguita da un agente e che può essere presentata in un documento. Si tratta di un ambiente in cui gli organismi si formano come cellule interconnesse.

La diffusione di Internet, della comunicazione mobile e dei media digitali, assieme a un’ampia serie di strumenti di social software hanno oramai definitivamente favorito lo sviluppo di reti di comunicazione interattiva e orizzontale in grado di connettere, in qualsiasi momento, locale e globale. Il sistema di comunicazione della società industriale ruotava attorno ai mass media, caratterizzati dalla distribuzione di massa di un messaggio unidirezionale one-to-many, da uno a molti. Il fondamento comunicativo della network society è costituito dal sistema globale di reti di comunicazione orizzontale, che comprende lo scambio multimodale di messaggi interattivi many-to- many, ossia da molti a molti, sincroni e asincroni.

Nel solco della definitiva affermazione di quel paradigma che Manuel Castels definisce mass self-communication, facendo proprie queste nuove forme di comunicazione, gli individui si sono creati un proprio sistema di mass communication fatto di sms, blog, social network e messaggi scambiati attraverso le più disparate piattaforme di instant messaging. Si tratta di uno spazio comunicativo immenso, internazionale e multilingue.

È allora in questo senso che la Rete si configura oggi come il luogo in cui tutti parlano, una stanza dalle dimensioni infinite in cui avviene una privatizzazione della sfera pubblica, generando un intimismo che trasforma i concetti di pubblico e di privato. Un serbatoio immenso di contenuti e notizie, dove però appare sempre più complicato verificare la veridicità e l’autorevolezza, sovvertendo de facto ogni regola del sistema informativo tradizionale.

Se allora consideriamo la sfera pubblica come quello spazio in cui si forma l’opinione pubblica, cercare di inquadrare la dinamica in atto all’interno del più ampio contesto dell’infosfera, definendo altresì l’attuale stato di auto-percezione e consapevolezza degli utenti che quotidianamente quella sfera popolano, può rivelarsi utile per leggerne le principali trasformazioni in atto, producendo proiezioni predittive sui meccanismi di generazione di senso comune e di costruzione degli immaginari collettivi ed individuali strutturati lungo le vie del rapporto con il sistema mediatico e con il mondo dell’informazione tout court.

Al netto di tale premessa, obiettivo principale di questo lavoro di ricerca è cercare di comprendere quali siano i criteri di scelta delle fonti di informazione degli utenti italiani.
In particolare essa ha l’obiettivo di comprendere quali siano i meccanismi di influenza dei media, in particolare quelli presenti su internet, e la loro efficacia in termini di persuasione.

Back to top